Giovedì 19 maggio 2016
Ore 21 | CONTRIBUTO RESPONSABILE 8 EURO con TESSERA ARCI 
 
GHETTO AEREO: THE KLEZ-HOP NIGHT

21.00 MINIMAL KLEZMER quartet 
22.00 SOCALLED  solo 

In occasione del cinquecentenario dalla nascita del Ghetto Ebraico, Spazio Aereo presenta una folle serata in cui la tradizione culturale Yiddish e la musica Klezmer si fondono con rap, hip hop, elettronica, improvvisazione grazie alla presenza straordinaria del massimo esponente mondiale di questa fusione, l'irriverente artista canadese, ma di origine ucraina, Socalled
Un personaggio poliedrico e votato all'eclettismo, perchè Socalled è pianista, fisarmonicista, rapper, arrangiatore, ma anche mago e marionettista ed ha collaborato con artisti come C-Rayz Walz,Chilly Gonzales,  Sophie Solomon, oltre al celebre clarinettista David Krakauer dei Klezmer Madness. 
L'irriverenza, oltrechè il grottesco e l'ironico, sono marchi di fabbrica anche degli italiani Minimal Klezmer, che si muovono su un terreno marcatamente retrò ed acustico, ispirandosi a registrazioni Klezmer storiche ed arricchendo ritmi e le melodie popolari con arrangiamenti arditi ed un uso non convenzionale di oggetti sonori. 

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SOCALLED

Josh "Socalled" Dolgin è un pianista, produttore, compositore, arrangiatore, rapper, cantante, giornalista, fotografo, filmmaker, mago, illustratore e burattinaio originario di Montreal, Quebec,.
Negli anni, ha partecipato e condotto master classes in numerosi festival musicali in tutto il mondo, da Mosca a Parigi, da Londra a Los Angeles, da Cracovia a San Francisco, esibendosi in ogni continente. Con 5 album solisti firmati a suo nome in 10 anni di esibizioni e performance in tutto il mondo, la sua lista di collaborazioni non conosce limiti generazionali, culturali o barriere religiose. Ha suonato e collaborato con Gonzales, Fred Wesley, Boban Markovic, the Mighty Sparrow, Lhasa, Roxanne Shante, Irving Fields, Killah Priest, Matisyahu, Theodore Bikel, Enrico Macias, Derrick Carter… Socalled è sempre impegnato in numerosi progetti, così tanto da essere il soggetto di “Socalled Movie”, un documentario del 2010 prodotto dalla National Film Board of Canada. Nel 2003 il suo album “Hiphopkhasene” con la violinista britannica Sophie Solomon ha vinto un premio speciale della critica musicale tedesca (Preis der deutschen Schallplattenkritik) e nel 2005 ha pubblicato un EP basato sulla funzione pasquale, “The Socalled Seder”, prodotto nel suo appartamento e venduto direttamente attraverso mailorder e, in un contesto pre-nternet, è stato in grado di vendere 1000 copie in tutto il mondo, ed è stato salutato come uno dei maggiori nuovi musicisti ebraici. Successivamente, ha cominciato a lavorare con il famoso clarinettista David Krauker, partendo in tour con lui insieme come ospite speciale della Klezmer Madness band, facendosi notare dall'etichetta francese Label Blue per registrare il suo primo album propriamente solista “Ghettoblaster” che, con la partecipazione di quasi 40 altri musicisti provenienti dai diversi percorsi musicali, contiene hit come “The Good Old Days” e “You Are Never Alone”. Nel 2011 Socalled è tornato sulle scene con “Sleepover”, un'altro album corale con più di 30 ospiti e nel 2013 ha pubblicato un album “the Season”, colonna sonora del musical indipendente per marionette in cui figura come autore per storia e le musiche. Infine, nel 2015 è tornato con una nuova collezione di canzoni: “Peoplewatching”, una raccolta appassionata di storie divertenti e danzanti, per far “muovere alle chiappe” ai ventenni di oggi, riaffermando lo splendore delle persone che guardano in un tentativo di coinvolgerle in una festa collettiva in cui conoscersi e capirsi reciprocamente – e voi siete parte di questo!
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MINIMAL KLEZMER 

FRANCESCO SOCAL clarinetti, voce
ROBERTO DURANTE pianoforte, melodica, fisarmonica, metallofono, oggetti 
PIETRO PONTINI violino, oggetti
ENRICO MILANI violoncello 

I Minimal Klezmer si rifanno all'origine stessa della parola Klezmer, che solo in tempi recenti ha acquisito il significato di genere musicale che tutti conosciamo.   
In origine, essa indicava lo strumento musicale o il musicista stesso, ed in determinati contesti ha anche subito una connotazione dispregiativa. 
Lo stereotipo del "klezmorim" degli inizi del 900 era quello di una sorta di musicista mercenario, vessato dalle autorità o dalle classi abbienti, amante dell'alcool e delle belle donne. Da qui il senso ed il non-senso di uno spettacolo che assimila il vissuto più antico di questa parola, inteso il suo lato più "povero", grottesco, ma anche contaminato.  
Il Klezmer può infatti essere considerato uno dei più lontani esempi testimoniati di commistione e fusione musicale, per il fatto che contiene elementi della tradizione non solo ebraica ma anche rumena, bulgara, greca, russa,  zingara, per arrivare alla componente improvvisativa inevitabilmente acquisita dall'incontro con il jazz americano.  
La parola "minimal" infine non si riferisce al tipo di musica ma alla strumentazione usata: i Minimal Klezmer si sono formati come buskers all'avventura nelle strade di Londra, muniti solo di un clarinetto, un cello ed una melodica dalla dubbia accordatura. Questo non gli ha impedito di allargarsi ad una strumentazione ben più variegata (pianoforte, metallofono, violino, contrabbasso...) e a varie collaborazioni, portando ad una prolifica attività concertistica in festival, teatri e club in tutta Europa e ad un paio di dischi recensiti in varie lingue.

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