ore 18 | contributo responsabile 7€

18.00 apertura Spazio Aereo
19.00 LA FABBRICA DEI BOTTI in collaborazione con Caligola
21.30 GO! ORGANIC ORCHESTRA diretta da ADAM RUDOLPH con la partecipazione di Marco Cappelli gt
23.00 JAM

Domenica esplosiva, con l'approdo della Fabbrica dei Botti alle ore 19.00, in collaborazione con Caligola. Si tratta di un ottetto che include alcuni dei migliori improvvisatori del nord-italia capitanati dal violinista Paolo Botti. Si prosegue alle 21.30 con l'esibizione della Organic Orchestra diretta da Adam Rudolph e con la partecipazione di Marco Cappelli. Un evento eccezionale perchè l'Organic Orchestra si ri-formerà e costrurirà il suo repertorio proprio tra le mura di Spazio Aereo, all'interno del workshop che inizierà venerdì 4 marzo e che veda la presenza di oltre 25 musicisti.

Nonostante la portata tellurica degli eventi non c'è un biglietto: sarà necessaria la tessera Arci, che si può fare anche in loco, e chi vorrà sostenere la serata potrà farlo con un contributo responsabile.

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LA FABBRICA DEI BOTTI

Paolo Botti, vl
Dimitri Grechi Espinoza, as
Edoardo Marraffa, ts
Luca Calabrese, tp
Tony Cattano, tb
Tito Mangialajo Rantzer, db
Zeno de Rossi, dr

GO! ORGANIC ORCHESTRA diretta da ADAM RUDOLPH
Orchestra animata dalla partecipazione degli studenti del workshop e di Marco Cappelli alla chitarra

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PAOLO BOTTI «La Fabbrica dei Botti»

Con questo lavoro per largo ensemble Paolo Botti non cambia rotta, anzi, sviluppa e affina il progetto musicale volto al recupero in chiave contemporanea del blues, iniziato nel 2008 con «Looking back» e proseguito quattro anni dopo con «Slight imperfection». Del suo ormai storico quartetto sono rimasti sia Dimitri Grechi Espinoza che Tito Mangialajo Rantzer, mentre Filippo Monico è stato sostituito da Zeno De Rossi. L’indovinata aggiunta al gruppo base di tre fiati (Luca Calabrese, Tony Cattano, Edoardo Marraffa) ha consentito di arricchire con nuovi colori la già variopinta tavolozza espressiva di Botti, che continua ad alternare alla viola, suo principale strumento, banjo e dobro.
Pubblicato come tutti i suoi precedenti album da Caligola, «La Fabbrica dei Botti», progetto ambizioso e impegnativo, è stato realizzato grazie anche al supporto di Rai RadioTre, che prima lo ha registrato dal vivo (aprile 2014), e poi mandato in onda. Non ha voluto far cadere l’entusiasmo di quella serata il leader, che appena due mesi dopo s’è chiuso in studio per registrare quella musica con la medesima formazione. Tutto è sembrato funzionare alla perfezione, dai serrati bop colemaniani di Aprile al Trotter e Roll, al blues “sudato” di Son, od a quello più disteso di Prima che torni.
Vanno segnalate le piacevoli riprese di Lenor (da «Leggende metropolitane», 2000) e di Apostrofi (da «Viola Trio», 2005). Sono intrisi di nostalgico lirismo, anche per l’aggiunta della fisarmonica di Mariangela Tandoi, gli ultimi due brani dell’album, che sono un’originale rivisitazione di una raffinata ballad ellingtoniana, Angelica, dove “canta” anche la batteria di Zeno De Rossi, nonché l’accorata e sommessa preghiera di E così sia, chiusura quanto mai appropriata di un lavoro riuscito, intriso di echi mingusiani, e che, ne siamo certi, non mancherà di lasciare il segno.

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GO: ORGANIC ORCHESTRA

Da oltre quindici anni attiva sia nella scena newyorkese che internazionale, la Go: Organic Orchestra rappresenta una originale visione per un'orchestra del futuro: il concept, sviluppato a partire dal 1999 da Adam Rudolph, ruota intorno a un'originale concetto di orchestra che improvvisa world music.
Le composizioni vengono sviluppate tramite materiali tematici che forniscono ai partecipanti uno spontaneo contesto orchestrale e l’ispirazione per un dialogo improvviso.
Il percussionista, compositore e direttore Adam Rudolph ha costruito un metodo sperimentale unico nel suo genere con il quale conduce l’ensemble attraverso griglie musicali modali, spunti tematici e ritmici, per creare atmosfere, movimenti e gesti sonori.
L'orchestra improvvisa attraverso gli strumenti teorici del “Verticalismo ciclico” (Cyclic Verticalism), dove le poliritmie tipiche della musica africana sono combinate con i cicli ritmici utilizzati nella musica indiana. Utilizzando questi elementi in una maniera spontanea, essi si combineranno in una “trama musicale di sincretismo sonoro”, una piattaforma per l'improvvisazione e l'espressione autonoma.
Le dinamiche multiculturali attive all'interno della Go: Organic Orchestra esprimono la visione di un mondo senza confini in cui le diverse culture sono uno strumento di comprensione, empatia e condivisione: “Voglio che tutti all''interno dell'orchestra suonino come sé stessi e non come un compositore di cent'anni fa intendeva” dice Adam Rudolph “Questo è ciò che i patiti di jazz adorano di Lester Young o Miles Davis: esprimono le loro voci interiori. La loro musica ci colpisce perché è qualcosa di più che un pezzo di carta. E' energia creativa”.

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Ingresso riservato ai soci ARCI | Contributo responsabile 7€