Venerdì 4 dicembre
Ore 20.30
Ingresso 7€

IMPRONTE SONORE è una rassegna di musica elettronica di ricerca dedicata agli esploratori sonori indipendenti più interessanti della scena locale e nazionale.
Impronta intesa "come la traccia di sé che un corpo lascia impressa su un altro corpo, l'indizio attraverso cui scoprire la consistenza dell'essere altro e di ciò che esso suscita."

L'Impronta Sonora del 4 dicembre si situa in mezzo ai paesaggi della memoria che scompaiono e riappaiono con Nicola Di Croce, cambiano la loro forma con Paolo Tarsi/Fauve! Gegen A Rhino e indicano accessi ad altri mondi attraverso il lavoro di S.Y.S.

NICOLA DI CROCE 'Istruttiva serie'

Istruttiva serie è un percorso non lineare che procede per tentativi, un insieme di esercizi non consequenziali di evocazione e rielaborazione.
Il materiale sonoro deriva da field recordings registrati in italia tra il 2013 ed il 2014 e da campioni di chitarra folk. L’obiettivo è indagare il costante incontro-scontro tra suono ambientale e melodia, e sviluppare così un flusso sonoro proiettato verso una continua ridefinizione percettiva.
Così il “non finito” non corrisponde a “incompleto”, non esiste e non si cerca infatti senso compiuto. Ogni traccia proposta sviluppa - attraverso l’alternarsi di territorializzazioni e deterritorializzazioni - una personale serie di esercizi di apertura estetica all’universo sonoro.
L'uscita dell'album sulla Kohlhaas è prevista per dicembre 2015.
Nicola sarà accompagnato da Gabrielle Mitelli alla tromba.

BIO:

Nicola Di Croce è musicista e architetto il cui principale interesse di ricerca parte dal rapporto tra suono e territorio. La pratica dell’ascolto e della registrazione ambientale conducono insieme ad una nuova percezione del contesto urbano e rurale, dove il linguaggio sonoro diventa un veicolo narrativo e compositivo. Chitarrista e sound artist, ha pubblicato diversi album acustici ed elettronici collaborando
con un gran numero di musicisti, ha composto le musiche per svariati cortometraggi, installazioni e produzioni multimediali e lavorato per prestigiose istituzioni culturali come la Biennale di Venezia. È membro e curatore dell’Archivio italiano paesaggi sonori (AIPS).
nicoladicroce.tumblr.com/
soundcloud.com/nicoladicroce

S.Y.S 'Forking Paths'

Il tempo, il suono e l’immagine sono labirintici.
Lo spazio della finzione rispecchia la verità del tempo.
Come entriamo, come ci muoviamo, come guardiamo, ascoltando e modificando ciò che ci circonda.
La biforcazione di ciò che abbiamo imparato conduce a cammini continuamente divergenti.

S.Y.S. è l’acronimo che cela la collaborazione sull’asse Milano – Amsterdam tra la fotografa Yolenth van den Hoogen e Stefano De Ponti, organizzatore di suoni e ricercatore elettroacustico a cui si è aggiunto il musicista elettronico e sound designer Shari Delorian.
Le due diverse provenienze musicali di De Ponti e Delorian danno vita ad atmosfere in cui si fondono drammaturgie sonore meta-narrative ad elaborazioni elettroniche post-industriali, su cui si inseriscono brevi ma intense incursioni di noise dilatato che accompagnano ed interagiscono con la lenta trasformazione delle immagini di van den Hoogen, amplificandone l’estraniamento emotivo e prospettico.

www.stefanodeponti.it/s-y-s/

BIO:

STEFANO DE PONTI

Organizzatore di suoni e immagini, usa i microfoni come una cinepresa, gli strumenti come una tela e la fotografia come parola, sfumando il confine che delimita i linguaggi del sentire e del vedere.
Dal 2007, quando ha iniziato la sua collaborazione con la Compagnia NUT e con Menoventi Teatro, ha intrapreso un lento processo di messa a fuoco all’interno del suo percorso artistico, concentrandosi sull’uso del suono per costruire drammaturgie ed evocare immagini.
Paesaggio, azione, parola e materia sono alcuni dei temi che sono alla base della sua ricerca, che si sviluppa tra performance e radio arte, musica per il teatro e installazioni audiovisive, toccando territori vicini al paesaggio sonoro e alla musica elettroacustica.
www.stefanodeponti.it/
soundcloud.com/stefanodeponti

SHARI DELORIAN
Alberto Greco è sound engineer, producer e sound designer presso il Blau Studio di Milano. Inizia a produrre musica intorno ai primi anni 2000 influenzato dalla techno di Detroit e dalla EBM anni '90 che lasciano il segno soprattutto sull'aspetto percussivo della sua musica.
Nei primi 2010 pubblica diversi ep per la Black Leather Records.
Segue un periodo di stallo creativo, in cui fatica di uscire dagli schemi auto-imposti, tra cui il necessario mantenimento del legame con l'aspetto dancefloor delle sue produzioni. La ri-scoperta di un immaginario sia visivo che musicale (da Tarkovskij a Shostakovich, alla pittura fiamminga Di Van Eyck e Bruegel) legato alla passione per la storia politica del '900,
ha dato vita all'Ep Sunset On Stalingrad, uscito per la label milanese RXSTNZ. La release lo porta a essere recensito su numerose testate (Wired, Frequencies, Soundwall, InyourSpeakers) e a suonare in Buka, Spazio Ansaldo, Fabbrica del Vapore e Dancity Festival.
A gennaio 2015 esce il primo album, A War Story.
Nel sound di Shari grande importanza è rivestita dalle ritmiche, che prendono ispirazione dalle marce militari del 900, e dal sampling, che adopera campionando musica classica e contemporanea dell'Est.
soundcloud.com/sharidelorian

YOLENTH VAN DEN HOOGEN
Yolenth Van Den Hoogen è una fotografa residente ad Amsterdam. Iniziò la sua ricerca con il banco ottico a pellicole istantanee per catturare l'origine della percezione. Oggi lavora pure con la fotografia digitale e viaggia in cerca di mondi paralleli attuamdo una riflessione sul modo in cui percepiamo la realtà e su come tentiamo di creare ordine e disordine in un paesaggio immaginario.
Nonostante il fatt oche la fotografia è fatta con l'occhio e con la mano, per Yolenth Van Den Hoogen il cuore è il legame ultimo.

"Da bambina sentivo che doveva per forza esserci una prospettiva diversa della realtà che stiamo percepedno. Una cosa che non potevo tradurre in parole. Ho scoperto più avanti che la fotografia mi dava la possibilità di catturare tale cosa. Gli spazi così come li conosciamo possono spazi liberi dai riferimenti che abbiamo imparato. È possibile percepirli come spazi ignoti, degli ambienti nei quali è possibile camminare, toccare. È un viaggio nell'ignoto, qualsiasi cosa può accadere."
www.yolenth.com/

PAOLO TARSI / FAUVE! GEGEN A RHINO 'Dream in a landscape'

Dream in a landscape nasce dalla collaborazione tra il compositore avant pop Paolo Tarsi e il progetto elettronico audio/video Fauve! Gegen A Rhino. Il titolo dell’album prende spunto da due brani di John Cage su cui ruota tutto il concept del disco: Dream e In a landscape, entrambi del 1948.
La prima metà del lavoro è incentrata sui brani reworked, eseguiti da Paolo Tarsi e comprendenti versioni di Dream e In a landscape adattate per il Rhodes MK I (processate in post-produzione dal duo Fauve! Gegen A Rhino) e di In a landscape eseguita all’organo Hammond. Nelle reinterpretazioni al pianoforte elettrico è stato dato risalto all’estetica dei rilasci sonori e della spazialità seguendo lo spirito di Cage. Il brano per organo, invece, si spinge verso le frontiere del noise e sfrutta le ripetizioni della composizione attribuendo loro un nuovo flusso, sempre in divenire e mai identico a se stesso. La seconda parte del disco è dedicata ai remix dei due pezzi da parte dei Fauve! Gegen A Rhino, con il remix di In a landscape che cerca il calore dell’organo tra variazioni techno, noise e pop, mentre quello di Dream assume tinte ambient con escursioni psichedeliche.

“Tentare di unire John Cage all’ambient, al pop e alla techno, creare qualcosa che potesse suonare come frutto di questo tempo, anche se eterno fin dalla sua origine. Siamo stati lontani dai concetti e ci siamo immersi in questi due brani, Dream e In a landscape. Risultato? Dream in a landscape”.

BIO:

PAOLO TARSI
Pianista, organista e compositore, collabora con artisti quali Tullio Pericoli e Marco Tirelli, scrive musiche per mostre di Paolo Cotani, Mario Giacomelli, Andy Warhol fino a partecipare nel 2012 a una perfomance di “Pendulum Music” di Steve Reich al MAXXI di Roma. Dal 2010 fa parte del gruppo Argo con cui prende parte alla pubblicazione di una serie di romanzi
collettivi. Suoi studi di carattere musicologico sono apparsi su riviste specialistiche e rivolgono particolare attenzione alla musica del secondo Novecento, ai rapporti tra musica e altre forme d’arte e all’influenza esercitata dalle avanguardie colte sui linguaggi pop. Suona con il chitarrista Paolo Tofani nel progetto AREA Open Project e realizza il disco “Furniture music for new primitives” - dedicato a William S. Burroughs, vedrà la luce nei primi mesi del 2015 - a cui partecipano musicisti quali Paolo Tofani, Enrico Gabrielli, Sebastiano de Gennaro, quartetto Maurice e Roberto Paci Dalò.
www.facebook.com/pages/Alis-non-tarsis/192376014161939
www.artribune.com/author/paolotarsi/

FAUVE! GEGEN A RHINO
Letteralmente tradotto: Belva! Contro un Rinoceronte, Fauve! Gegen A Rhino è un progetto di elettronica audio/video formato da Andrea Lulli e Riccardo Gorone. Alle loro spalle hanno un primo LP autoprodotto 'Geben', un LP prodotto da Tannen Records intitolato 'Namegivers’ Avenue' (2011) e una trilogia di EP dal titolo 'Pòlemos' uscita per l’etichetta Bedevil Music di John Wills membro dei LOOP e Pumajaw (2012). Il gruppo ha partecipato a festival di musica e di arte, ha collaborato con il land artist britannico Chris Drury per una performance nel parco di opere d’arte ambientali Artesella dal titolo Physis, ha partecipato al progetto UltraUltraRed all’interno della pubblicazione libro/disco UltraUltraRed 10 hypoteses on 10 preliminary theses on militant sound investigation.
soundcloud.com/fauvegegenarhino
www.fauvegegenarhino.com/

Ingresso riservato ai soci ARCI