12.03.17
Power Acoustic Sunday

19:00 Apertura Porte
19:30 I Macchinisti
20:30 Ahahah! presenta: Due uniche canzoni – di e con il “Duo C” (Alessio Barsaglini, Giorgio Arcara)
21:30 “New York Vibes” – Anthony Smith feat. D.O.V.E.

Contributo responsabile 7 con tessera Arci, offerta libera per studenti e jammisti con tessera Arci!
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A Spazio Aereo le vibrazioni sonore non mancano mai, ma questa domenica abbiamo deciso di renderle doppie: con il progetto “New York Vibes” di Anthony Smith ft. D.O.V.E. avremo il piacere di ascoltare in contemporanea due tra i vibrafonisti più in voga della scena italiana e newyorkese che, assieme a Giulio Campagnolo e Andrea Davì, mescoleranno per noi melodie energiche e sonorità raffinate. Energia e comicità saranno le colonne portanti di "Due uniche canzoni" del Duo C, mentre l'improvvisazione e la ricerca del flusso del suono di Enrico Brion, Tony Costantini e Federico Della Puppa ci accompagneranno nei meandri dell’esplorazione sonora.
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"NEW YORK VIBES" - Anthony Smith feat D.O.V.E. (Drums, Organ, Vibes Ensemble)

Giovanni Perin: Vibrafono/Marimba
Giulio Campagnolo: Organo Hammond
Andrea Davì: Batteria
Special Guest da New York: Anthony Smith a Vibrafono/Marimba

Ecco la formazione più unica che rara!
Il vibrafonista e polistrumentista Anthony Smith rappresenta una delle figure di punta della scena jazz newyorkese grazie alle sue collaborazioni con esponenti di spicco della scena bebop e jazz-rock contemporanea. Ad accompagnarlo il trio D.O.V.E. (Drum, Organ,Vibes Ensemble), formato da Giovani Perin al vibrafono, Giulio campagnolo all' organo Hammond e Andrea Davì alla batteria.
Grazie anche al ricercato connubio strumentale, che mescola alla singolare scelta del vibrafono marimba le peculiarità dell’organo Hammond - strumenti sino ad oggi non ancora utilizzati simultaneamente nel panorama della black music americana -, il quartetto spazierà dalle sonorità energiche e funky di Horace Silver all'hard bop più raffinato di Duke Jordan e Jimmy Heath, ridipingendo in chiave moderna ed innovativa alcuni tra i più bei capolavori del songbook americano assieme ad alcune raffinate composizioni originale dell’ensemble.
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I MACCHINISTI

Enrico Brion: Fender Rhodes, microKorg, piano preparato
Tony Costantini: trombone, bombardino, conchiglie
Federico Della Puppa: chitarre, looper, live electronics

Macchinisti è un mini collettivo di improvvisazione radicale nato durante le jam di free agli Open Mic di Spazio Aereo. Musica concepita come accadimento estemporaneo, flusso, viaggio, ardita trama sonora che trasporta suoni, guida ritmi e immagini, esplora i territori della sperimentazione.
I Macchinisti propongono un viaggio nell'improvvisazione con i loro aggeggi, pistoni, tasti, chiavi e manopole e conducono il pubblico nel loro percorso stilistico, fatto di ascolto reciproco, capacità di improvvisare assieme e di costruire flussi sonori che si fondono e diventano un racconto unico con un linguaggio comune, dove gli ascoltatori sono parte integrante della performance.
Macchinisti nasce nella forma del trio con Enrico Brion (piano rhodes, synth), Tony Costantini (trombone, bombardino, conchiglie) e Federico Della Puppa (chitarre, looper, live electronics), ma si è aperto subito alle contaminazioni e alle collaborazioni, fra cui quelle con Maurizio Scomparin, Davide Michieletto e Valeria Conte.
In quasi due anni di attività hanno suonato in numerose occasioni, soprattutto in dimensioni di contaminazione dove la musica diventa parte dei luoghi, come al Lanificio Paoletti di Follina (TV), dove su un’idea di Mauro Da Dalt hanno filmato in collaborazione con il videomaker Sergio Rosolen le macchine e i telai al lavoro per utilizzarli sia visivamente che dal punto di vista sonoro in qualità di “musicista aggiunto”.
https://www.facebook.com/macchinisti/
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"Due uniche canzoni"del "Duo C" (Alessio Barsaglini e Giorgio Arcara)

Il titolo di questo spettacolo è autoesplicativo: si tratta di due canzoni che formano perlopiù l'intero repertorio del Duo C. "Due uniche canzoni" è uno spettacolo di parole e musica in cui canzoni scritte in poco tempo sono anticipate da alcune spiegazioni sul loro discutibile senso. L'effetto, non sempre desiderato dagli autori, è quello di fare a volte ridere, a volte riflettere.

Alessio Barsaglini è di La Spezia e vive a Padova. In fondo all'anima è un cantante e punta tutto sul suo timbro vocale per compensare i limiti tecnici.

Giorgio Arcara è di Palermo e vive a Padova. Suona da tanti anni vari strumenti senza successo. Punta tutto sul timbro vocale di Alessio Barsaglini.
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Artwork: Cristina Morandin
Comunicazione riservata soci Arci