22.01.2017
Power Acoustic Sunday
Ingresso con tessera Arci - Contributo responsabile 7 euro, studenti e Jammisti 5 euro circa!
19:00 Apertura Spazio Aereo
19.30 DST (Collodel - Di Benedetto)
21:30 Garrincha Flying Swing
23:00 Jam
Una Power Sunday tutta avanguardia, ma dal piglio quantomai energico estroso ed imprevedibile.
Dal minimalismo di Steve Rich a Sun Ra, dalla partitura al delirio cosmico, Garrincha Flying Swing promette di essere un crack: un nuovo quintetto che lega assieme l'anima più classica di musicisti come il pianista Alessandro Garino ed il violoncellista Francesco Guerri, col il talento improvvisativo del vulcanico fiatista Piero Bittolo Bon, del batterista Andrea Grillini e di Riccardo Morandini alla chitarra baritono (!!)
Alle 19.30 torna a Spazio Aereo il polistrumentista Alberto Collodel, instancabile ricercatore della musica, ormai riconosciuto ai livelli più alti. In duo con Simone De Benedetto al contrabbasso ci presenta DTS, un progetto in cui l'improvvisazione viene coaudiuvata da giochi, strategie, schemi.
Alle 23.00 scaturirà una allucinata Jam!
Garrincha Flying Swing
I percorsi artistici di Garino, Bittolo Bon, Guerri, Grillini e Morandini sono estremamente personali e del tutto eterogenei. Da una parte, il pianista veneziano Alessandro Garino e il violoncellista cesenate Francesco Guerri condividono una solida formazione classica, esperienze significative in ambito contemporaneo e una peculiare dedizione alla libera improvvisazione. Dall’altra, il sassofonista veneziano Piero Bittolo Bon, il batterista bolognese Andrea Grillini e il chitarrista udinese Riccardo Morandini provengono da un ambiente più smaccatamente jazz, ma non sono estranei alla libera improvvisazione e alla coltivazione di linguaggi musicali originali. Peculiarità del quintetto è perciò l’intersecarsi di idiomi diversi, che accoglie influenze disparate nella propria produzione musicale: dal minimalismo di Steve Reich all’esperienza poliritmica di Steve Coleman, dalle esplorazioni interstellari di Sun Ra alle schizofrenie zorniane.
Alessandro Garino – Pianoforte/Fender Rhodes
Piero Bittolo Bon – Sassofoni e Clarinetti
Francesco Guerri – Violoncello
Andrea Grillini – Batteria
Riccardo Morandini – Chitarra Baritona
DST
Dalle note di Enrico Bettinello (BlowUp, Giornale della Musica)
I racconti che compongono Il sistema periodico sono tra i più interessanti scritti da Primo Levi, grazie a una chiave (raccontare la propria vita attraverso gli elementi chimici) che offre un preciso riferimento formale entro cui lasciare libera la fantasia.
Gli esiti più interessanti dell’improvvisazione e del jazz di oggi si muovono spesso dentro simili coordinate, in una dialettica stratificata e multidirezionale tra la libertà del narrare se stessi (e se stessi in rapporto agli altri) e il fascino un po’ scomodo delle limitazioni date dalle convenzioni della forma.
Non è quindi un caso che Alberto Collodel e Simone Di Benedetto, nel loro dialogare con i clarinetti e il contrabbasso, si rifacciano apertamente ai primi sette racconti di quel bellissimo libro, muovendosi attorno a partiture a schemi che consentono loro di distillare il flusso musicale in brani di ponderata precisione.
Incorniciano questa, che possiamo considerare una suite, due altri temi, uno di Di Benedetto e uno di Anthony Braxton, non a caso musicista che con schemi e formule – graficamente rese spesso in modo simile a quelle chimiche – sa creare architetture originalissime.
Il modo migliore per accostarsi a questa ottima musica è quella di agire come un originale reagente, che spontaneamente consente ai singoli elementi di trasformarsi in qualcosa di diverso e inatteso.
Unica differenza con la chimica è che, mentre in quel campo i reagenti si consumano dopo la reazione, con questo disco non solo non se ne esce consumati, ma arricchiti. Buon ascolto.
Enrico Bettinello (BlowUp, Giornale della Musica)
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